Oltre alla funzione
nutrizionale, le componenti della dieta presentano potenziali proprietà
benefiche: ciò ha portato a un aumento della percezione degli alimenti come
funzionali e nutraceutici. Generalmente gli studi che esaminano la relazione tra
dieta e salute hanno portato a un crescente interesse per tutti i
componenti biologicamente attivi presenti, insieme ai nutrienti, negli
alimenti. Al contempo si esaminano nuove caratteristiche dei nutrienti ed è
esplorato il confine tra nutrienti e composti bioattivi.
I composti bioattivi sono
definiti come composti presenti in natura, come parte della catena
alimentare. Hanno la capacità di interagire con uno o più componenti del
tessuto vivente e quindi di avere effetti sulla salute umana. La diversità
dei composti bioattivi deriva da combinazioni infinite che possono
instaurarsi tra i principali gruppi funzionali delle molecole. L'azione
combinata e concertata di componenti nutritivi e composti biologicamente
attivi è contrassegnata come indicatore di un "possibile ruolo
benefico" per la salute. Le applicazioni dei componenti bioattivi coprono
una vasta gamma di settori, con particolare riguardo a quelli nutraceutici.
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Oggi nuove
prospettive a questo riguardo sono orientate al recupero di queste sostanze
dagli scarti agroalimentari. I residui prodotti dalle diverse filiere sono
caratterizzati da un elevato valore intrinseco dato dal contenuto in molecole
bioattive che, adeguatamente estratte e purificate, potrebbero essere reintrodotte
in cicli produttivi diversi. Lo sviluppo ed innovazione di tecnologie per il
recupero di molecole di interesse nutrizionale/nutraceutico da sottoprodotti e
scarti di filiere agro-alimentari ha il duplice obiettivo di recuperare componenti
di valore altrimenti inutilizzate o sotto-utilizzate e favorire lo sviluppo di
filiere innovative indirizzate al potenziamento dell’economia circolare.
In parallelo,
nell’ambito dello studio dei prodotti naturali e della scienza dell’alimentazione,
emerge l’esigenza di un’adeguata categorizzazione dei composti bioattivi nonché
l’implementazione di database specifici e dedicati, basata sia su dati
analitici che compilativi, attraverso un approccio standardizzato e
armonizzato. Modelli attuali e aggiornati di database specializzati sono uno
strumento fondamentale per studiare il rapporto dieta/salute.
Il termine inglese database
viene utilizzato per indicare quello che in italiano viene definito base dati
o banca dati: permettono di collezionare i dati e correlarli tra di loro in
maniera strutturata e, al contempo, l’inserimento, la ricerca e
l’aggiornamento dell’informazione.
Le Banche Dati dedicate ai composti
bioattivi sono strumenti utili in diverse aree di indagini legate alla
salute, per esempio nella ricerca epidemiologica e nella pratica clinica,
nello sviluppo di raccomandazioni e linee guida dietetiche, nell'educazione
nutrizionale e nell'etichettatura.
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